“Un ragazzo, figlio di una famiglia povera, vide con i propri occhi una donna benestante gettare un oggetto misterioso nel fiume… Quello che scoprì dentro cambiò per sempre il destino della sua famiglia!”

Un pomeriggio di maggio

Il sole di maggio avvolgeva il Riverside Park in una luce calda e dorata. Nell’aria aleggiava il profumo di lillà e di erba appena tagliata. Sul prato, sotto la chioma di un grande acero, due ragazzini in camicia scolastica blu e scarpe consumate ridevano distesi sull’erba. Accanto a loro, un cucciolone dal pelo folto e dagli occhi marroni scintillanti osservava attento.

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«Guarda qui!» esclamò Noah, sollevando la mano come un prestigiatore. «Rex, zampa!»

Il cane drizzò le orecchie, avanzò e posò la zampa nella mano del padrone. Noah sorrise soddisfatto, mentre Sam scoppiava a ridere. Rex, preso dall’euforia, saltò addosso a Sam facendolo cadere, e lo tempestò di leccate. I due rotolarono nell’erba tra risate e zampate confuse.

«Lo vizii troppo,» scherzò Sam, togliendosi i rametti dai capelli.
«Come potrei non farlo?» ribatté Noah. «È il mio migliore amico. E il cane più intelligente che esista.»

Rex scodinzolò, infilando il muso nella mano di Sam come per confermare.

«Vorrei avere anch’io un animale,» mormorò Sam. «Anche solo un pesciolino. Ma mamma dice che non possiamo permettercelo.»
«Hai me. E hai Rex,» disse Noah con un sorriso largo. «Domani porto dei biscotti per cani. Sarai tu a darglieli.»

Restarono così, in silenzio, mentre il sole calava dietro gli alberi e le ombre si allungavano.

La casa di Sam

Sam tornò nel vecchio palazzo di Hawthorne Street con il cuore pesante. Dentro, sua madre Grace lo aspettava sul divano, una coperta sulle gambe e un libro in mano. Il suo sorriso, seppur stanco, illuminò la stanza.

«Sei già qui?» domandò dolcemente.
«Ho passato il pomeriggio con Noah. Rex ha imparato a dare la zampa.»
Grace gli strinse la mano. «Sono felice che tu abbia un amico così.»

Sam ricordò i tempi in cui la casa era piena di risate, quando papà portava da mangiare e ballavano in cucina. Ma dopo l’incidente di Grace sul ghiaccio, tutto era cambiato: ospedali, operazioni, medicine. Suo padre, logorato, se n’era andato una mattina qualunque, lasciandoli soli. Ora si arrangiavano come potevano: Sam faceva la spesa, Grace vendeva biglietti fatti a mano. Ogni giorno era una lotta, ma il loro legame era più forte che mai.

Una nuova minaccia

Il giorno dopo Noah arrivò al parco con il volto pallido. «Mio padre parte di nuovo. E Inga viene a vivere da noi.»

Sam sapeva chi fosse: la nuova compagna del padre.
«Dice che Rex è sporco, che deve stare fuori. L’ho sentita dire che è solo un problema.»

Noah abbassò la voce. «Lui è l’unico che mi ascolta. Di notte si infila nel mio letto e mi fa sentire al sicuro.»
Sam gli prese la mano. «Non sei solo. Ci sono io.»

Ma dopo quel giorno, Noah sparì. Per un’intera settimana. Sam andava ogni giorno al parco, invano.

Il fiume

All’alba di una mattina, un presentimento lo spinse al confine del parco, vicino al fiume. Si nascose dietro un cespuglio. Dopo poco, una macchina argentata si fermò. Ne scese una donna elegante, sciarpa di seta al collo e sguardo gelido. Dal baule tirò fuori un sacco di iuta che si muoveva leggermente.

Sam capì subito.

«Ehi!» urlò, ma la donna gettò il sacco in acqua.

Senza pensarci, Sam si tuffò. L’acqua gelida gli mozzò il fiato, ma raggiunse il sacco e lo trascinò a riva. Tremando, sciolse il nodo. Due occhi marroni lo fissarono terrorizzati.

«Rex!» gridò, stringendo il cane bagnato e tremante contro di sé.

Una nuova famiglia

Grace non fece domande quando vide Sam rientrare fradicio con Rex tra le braccia. Prese un asciugamano e li aiutò entrambi. Poi, ascoltò in silenzio il racconto del figlio.

«Non possiamo tenerlo, vero?» chiese Sam.
Grace sorrise piano. «Come potremmo non farlo?»

Da quel giorno Rex divenne parte della loro piccola famiglia. Attendeva Sam fuori da scuola, scaldava le giornate di Grace, e riportava le risate in casa.

Una sera bussò Noah. Gli occhi arrossati, la voce tremante. «Avete visto Rex? Inga dice che l’ha portato via.»

Sam aprì la porta. Rex, vedendo Noah, gli saltò addosso abbaiando di gioia. Noah lo abbracciò piangendo. «Credevo di averlo perso per sempre.»
Grace li guardò commossa. «Qui siete tutti i benvenuti.»

Epilogo

Gli anni passarono. Grace riprese lentamente le forze e aprì un piccolo negozio online. Sam crebbe sicuro di sé, Noah divenne come un fratello, e Rex invecchiò circondato dall’amore.

Non parlarono mai troppo di quel giorno al fiume. Ma fu lì che tutto cambiò.

Perché a volte la vita ti offre l’occasione di salvare qualcosa di prezioso. E se hai il coraggio di afferrarla… forse è lei a salvare te.

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