“Un milionario prende in giro una madre povera con tre figli seduta in classe business… finché il pilota non decide di intervenire.”

Quando Debbie, madre di tre bambini, fu accompagnata ai posti assegnati in business class, un uomo distinto, il signor Newman, iniziò subito a protestare.

Appena vide la donna e i piccoli, chiamò la hostess chiedendo che li spostassero altrove. A suo dire, doveva fare a breve una telefonata di lavoro molto importante e non voleva che la presenza dei bambini disturbasse la sua concentrazione.

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Debbie rimase senza parole. I suoi figli erano educati e tranquilli, eppure quell’uomo li aveva già giudicati senza conoscerli.

«Mi dispiace, signore», intervenne la hostess con tono fermo, mostrandogli i biglietti. «Questi posti appartengono alla signora Debbie Brown e ai suoi figli. Non possiamo cambiarli. Le chiedo di collaborare.»

Newman non si arrese e insistette più volte perché la famiglia si spostasse. Debbie stessa si offrì di prendere altri posti, ma la hostess fu categorica: i posti prenotati erano i loro e non si potevano modificare.

La scena diventò presto imbarazzante: gli altri passeggeri osservavano l’atteggiamento arrogante del signore, il quale non si dava pace convinto che una donna vestita con semplicità non potesse permettersi un biglietto in business.

Dopo il decollo, i bambini si entusiasmarono, battendo le mani e gridando di gioia. Newman, sempre più irritato, alzò la voce contro Debbie, accusandola di non saper fare la madre.

Lei, però, mantenne la calma. Notando che l’uomo sfogliava un campionario di tessuti e schizzi, gli chiese con garbo: «Si occupa di moda?»
Newman colse l’occasione per vantarsi: raccontò della sua azienda multimilionaria di New York con aria compiaciuta.

Debbie sorrise e gli parlò della sua piccola boutique in Texas. La risposta dell’uomo fu una risata di scherno. Disse che una donna come lei avrebbe dovuto volare in economy con la “gente comune” e non sedere accanto a lui, uomo d’affari di successo.

Debbie era pronta a replicare e a rivelargli il vero motivo della loro presenza in business class, quando la voce del comandante interruppe la tensione.

Dall’altoparlante arrivò l’annuncio del capitano Tyler Brown: ringraziava i passeggeri per il viaggio, ma soprattutto sua moglie e i suoi figli per averlo sostenuto in un momento difficile. Poi aggiunse, con orgoglio, che proprio sua moglie Debbie era a bordo.

La donna si alzò, raggiunse il marito e lo abbracciò sotto gli sguardi commossi degli altri viaggiatori.

Il signor Newman, pallido e visibilmente a disagio, abbassò lo sguardo. Aveva capito di essersi reso ridicolo davanti a tutti e lasciò l’aereo in fretta, divorato dall’imbarazzo.

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