Conoscevo Jacob da oltre trent’anni. Eravamo cresciuti insieme, avevamo condiviso segreti e risate durante l’adolescenza. Quando mi disse che avrebbe sposato Shanize, quella donna bella e elegante che aveva conosciuto un anno prima, ero davvero felice per lui.
Non avrei mai pensato che qualcuno riuscisse a sposarlo, e invece eccoci al giorno del matrimonio.
La cerimonia era impeccabile, quasi troppo perfetta. Shanize sembrava uscita da una rivista, il suo lungo abito bianco scivolava lungo il corridoio. Ma qualcosa non mi convinceva.
All’inizio pensai fosse solo nervosismo, ma mentre si avvicinava all’altare, notai che camminava in modo strano, esitante, quasi come se stesse per inciampare.
Mi chinai verso Heather, la sorella di Jacob, e le sussurrai: “Hai notato anche tu?”
Lei mi rispose con un’alzata di spalle: “È solo nervosa, Janice.”
Ma più Shanize procedeva, più notavo qualcosa che non andava, il suo passo era faticoso e l’abito si muoveva in modo insolito.
Non riuscendo più a trattenermi, mi feci strada fino a lei e sollevai con delicatezza l’orlo dell’abito.
La chiesa cadde in un silenzio incredulo.
Sotto il vestito bianco, invece di scarpe da sposa, c’erano grosse scarpe da uomo, lucide e perfettamente lucidate.
Rimasi di sasso quando vidi che sotto l’abito non c’erano gonne ma pantaloni maschili, e infine il volto.
Non era Shanize, ma un uomo travestito.
Incrociai lo sguardo di Jacob, che sembrava confuso e smarrito.
L’uomo tolse il velo e la parrucca, svelando la sua vera identità, e la folla esplose in confusione.
A quel punto il “falso Shanize” rivelò che era tutto uno scherzo organizzato dalla sua migliore amica, che era a conoscenza del tradimento di Jacob con una damigella d’onore.
Jacob, smascherato e sconvolto, implorò Janice di credergli, ma il danno era fatto.
La cerimonia si trasformò in un caos totale, lasciando tutti scioccati e devastati da quella rivelazione inattesa.